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I dintorni di Campiglia Marittima

Campiglia è terra…, anzi cielo… di rondoni e, tutti, a Campiglia, fanno sì da rendere il paese accogliente per loro che sono un toccasana per l’equilibrio ambientale; arrivano da terre lontane disegnando nell’azzurro primaverile ricami risonanti di garriti, e in pochi secondi sorvolano i tetti, decollano e si dirigono in picchiata verso le loro mete, insomma, perché non approfittare di un amico rondone per un volo alla scoperta dei dintorni?

Ci riposiamo qualche istante in piazza della Vittoria a Campiglia, una terrazza sulla Val di Cornia da dove scorgiamo l’orizzonte marino definito dalle isole, ed ecco che vogliamo spiccare il volo per un’altra terrazza, questa proprio protesa sul mare, Piazza Bovio, a Piombino, che offre storia e incantevoli scorci marini.

Basta volgere lo sguardo indietro che viene voglia di tornare verso le colline, ma prima non ci vogliamo perdere le etrusche Baratti e Populonia, quindi voliamo lungo la bella strada della Principessa (Elisa Bonaparte Baciocchi, che la costruì nel XIX secolo), immersa nel bosco di pini e lecci verso San Vincenzo, dove, sulla passeggiata del porto, ci aspetta il bronzeo Marinaio del maestro Talani, e poi nella vicina Castagneto Carducci dove la memoria del letterato e poeta Giosuè ci accompagna al viale dei cipressi di Bolgheri. Riprendiamo fiato per raggiungere Suvereto con la sua Rocca Aldobrandesca e il palazzo comunale turrito e merlato, e Sassetta, gioiello di pietra incastonato tra boschi di castagni e sorgenti termali. 

Sono ancora tanti i luoghi da scoprire, ma ora gustiamo tutto quello che abbiamo visto e ringraziamo il nostro amico rondone lasciandoci con la promessa di un nuovo viaggio, potremmo spingerci anche nelle principali città d’arte toscane come Firenze e Siena, oppure le affascinanti San Gimignano e Volterra.